TAV in Val di Susa – Ancora Divisioni e Scontri all’Interno del Governo.
L’Italia è certamente ad oggi uno dei paesi più complessi e allo stesso tempo più in evoluzione del contesto sociale europeo. Il nostro Paese sta infatti vivendo un periodo di grande tumulto dovuto a più fattori, primo tra tutti la grande percentuale di divisione sociale, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista politico. E’ proprio la politica a rappresentare infatti una nota dolente dell’Italia, dato che il Governo, formato, come è ormai ben noto, da un’anima bifronte sempre più spesso in disaccordo, sembra non riuscire a gestire in modo fluido e rapido alcune questioni di particolare urgenza.
Le infrastrutture sono da sempre motivo di tumulto in Italia, ma in particolare le grandi opere con i conseguenti considerevoli investimenti preoccupano in modo rilevante. Nell’ultimo periodo è di certo la TAV a togliere il sonno ai membri dell’Esecutivo. Per chi non lo sapesse, si tratta di un progetto di infrastruttura di portata internazionale che permetterebbe di collegare le città di Torino e di Lione aprendo dunque un varco per l’alta velocità tra Francia ed Italia. Il nuovo percorso si affiancherebbe a quello già esistente e dovrebbe facilitare enormemente gli spostamenti. Per la realizzazione del progetto sono stati ovviamente predisposti fondi monetari di origine europea di non poca consistenza.
La TAV Continua ad Essere un Argomento di Forte Dibattito tra i Componenti del Governo.
La criticità della questione TAV è però dovuta alla estrema differenza di opinioni che da tempo si respira nel Paese, ma che si è ormai decisamente infiltrata anche all’interno del Governo. La questione è particolarmente sentita in Val di Susa, dove è sorto l’ennesimo scontro tra il parere della Lega e quello del Movimento 5 Stelle. Si possono infatti individuare ad oggi, soprattutto alla luce dei fatti della Val di Susa, due schieramenti comunque poco chiari e in realtà ancora flessibili. Da una parte Matteo Salvini, Ministro nonché Vicepresidente del Consiglio, che sostiene fermamente la necessità della realizzazione dell’opera, dall’altra Luigi Di Maio, con lo stesso quantitativo di cariche ma meno favorevole alla TAV.
In posizione altalenante, sebbene più tendente dalla parte del parere della Lega, vi è il Premier Giuseppe Conte. Quest ultimo, insieme a Matteo Salvini, avrebbe dichiarato soprattutto alla luce della questione Val di Susa, il suo appoggio alla TAV, considerando comunque la necessità ed eventuale priorità di altre opere interne allo Stato. Dall’altra parte Di Maio è vincolato dal volere contrario di figure come Toninelli, che nel caso di pubblicazione dei bandi ha minacciato le dimissioni con la promessa di dividere il partito 5 stelle.
La Val di Susa è ad Oggi un Centro Nevralgico per la Polemica sulla TAV.
Rispetto alla questione vi sono stati commenti forti, come quello dell’onorevole Daniela Ruffino, che in una nota ha scritto: “Basta perdere tempo: subito i bandi per la TAV. I bandi sulla TAV vanno fatti subito, si pensi, invece, a dialogare con il Governo per avere risposte certe e puntuali. L’ipotesi di referendum sulla Tav, per come è stata pensata dall’attuale presidente della Regione Piemonte, non è altro che un Cavallo di Troia elettorale.”
Gli animi sono ancora comunque discordanti.
Foto Lettera43