Un film sul cavaliere bianco
A ottobre il Presidente della Repubblica lo ha insignito dell’onorificenza di Cavaliere Bianco del Coronavirus: un’onorificenza speciale che il capo della Stato Sergio Mattarella ha deciso di assegnare a oltre una cinquantina di persone che, durante la prima ondata pandemica, si erano distinte per il loro impegno nella lotta contro il Covid. Oggi sul Cavaliere Bianco viene realizzato un film: un lungometraggio intitolato “Lupo Bianco” dove vengono ripercorse la vita e le opere di questo benefattore di provincia che ha difeso la sua comunità dal contagio.
“Lupo Bianco” arriverà nelle sale alla fine del 2021 ed è dedicato alla vita di Carlo Olmo, avvocato e filantropo di Vercelli, da anni impegnato nella cittadina piemontese a sostegno delle persone in difficoltà e sempre pronto a scendere in campo ogni volta che c’è una necessità.
Affidandosi anche alla sua straordinaria rete di amicizie e di contatti Olmo nel marzo 2020 è riuscito a recuperare e donare 160 mila tra mascherine e Dpi. Dispositivi di protezione individuale che Olmo ha acquistato personalmente grazie all’intervento del Governo di Pechino e che ha distribuito agli abitanti di Vercelli, ai medici e agli infermieri impegnati negli ospedali e nelle case di risposo, ai medici di medicina generale, riuscendo a far arrivare parte del materiale anche ad alcuni ospedali della Liguria e della Lombardia che in quelle settimane li cercavano disperatamente.
Una storia carica di sentimenti e di solidarietà che ha colpito Diego Cammilleri che ha deciso di realizzarne un film. Perché la storia del Cavaliere Bianco ha davvero dell’incredibile: Carlo Olmo, infatti, quasi come in una profezia alcuni mesi prima dell’arrivo del Coronavirus in Italia è stato protagonista di un’esperienza mistica. Mentre era a Vercelli all’interno della sua Accademia improvvisamente viene scosso da qualcosa di inspiegabile: stava pregando quando il gong ha suonato e lui ha avvertito un pericolo alle spalle. Corso a casa quelle strane premonizioni sembrano non abbandonarlo, un’esperienza extrasensoriale che farà cadere Carlo in un sonno profondo. Quelle strane sensazioni e situazioni al limite del paranormale sono proseguiti anche nei giorni successivi. Poi a gennaio, in occasione del Capodanno cinese, l’amico Hu gli si avvicina e gli annuncia che il virus sta arrivando anche in Italia e porterà il caos.
A quel punto Carlo si mobilita e scopre che, in Covid – parola fino ad allora sconosciuta – in realtà si nasconde la sua missione: Carlo Olmo Volontariamente Invia Donazioni. Olmo non si ferma più: saranno mesi frenetici, di contatti, incontri, ascolto, preghiera e aiuti con l’unico obiettivo di aiutare la sua comunità, difendere i vercellesi dal contagio, proteggere medici, infermieri e Oss da quel tremendo virus che stava mietendo vittime in tutto il mondo.
Ma questa è solo la parte finale di una vita carica di eventi, passioni e altruismo certo che, su questa Terra, Carlo è venuto per compiere il bene.
Anche se la vita del cavaliere Bianco non è sempre stata rose e fiori: tutt’altro cresciuto in un orfanatrofio ha conosciuto la violenza fisica; poi però in quell’istituto è entrata un uomo buono e generoso che ha aperto le porte della sua casa e del suo cuore a quel bambino dagli occhi tristi educandolo all’altruismo e alla generosità. Carlo fin da ragazzo ha mostrato curiosità e interesse per le discipline orientali e per le arti marziali insegnategli da un amico aiuto cuoco in un ristorante cinese di Vercelli. Dopo la laurea in Legge intraprende l’attività di avvocato, pur continuando a cullare e praticare le sue passioni, fino a quando una sentenza lo riporterà al suo triste passato. Carlo si rifugia in Oriente, dove approfondisce la filosofia e le arti marziali, e quando ritorna in Italia decide di dedicarsi agli altri e di diffondere quella saggezza orientale imparata.
Oggi la storia di Carlo Olmo diventa un film scritto da Stephanie Beatrice Genova e diretto da Tony Gangitano, con le musiche a cura di Serena Rubini , Marco Giva, Silvia Poy e Francesco Cilione. I casting si svolgeranno all’inizio del 2021 a Vercelli, poi partiranno subito le riprese che si snoderanno tra Vercelli e provincia, Bergamo, Roma e Palermo. Il film inoltre vanta il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e il prossimo anno scolastico 2021/2022 verrà proiettato nelle scuole con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi a diventare strumenti di bene e di generosità.
La produzione esecutiva è stata assegnata alla produzione CinemaSet dell’affermato produttore Antonio Chiaramonte che quest’anno è stato premiato come miglior produttore internazionale a Venezia vincendo il premio Starlight International Awards Cinema nella sezione del sociale .
Nel frattempo la produzione cerca comparse e attori . Per i provini si ricercano le parti di Carlo bambino ( età 6 e 8 anni) , di Carlo adolescente (14 anni) e un ragazzo di 13/15 anni che sappia recitare e praticare il kung fu e/o karate e infine comparse dai 18 ai 60 anni. Per candidarsi inviare un’email a castinglupobianco@outlook.it . Il casting sarà svolto nella citta di Vercelli per la metà di Gennaio 2021 e relativamente alle migliaia di candidature già pervenute ,la stessa produzione ha deciso di convocare tramite email coloro che saranno selezionati e riceveranno un invito di partecipazione al provino per limitare, a causa delle normative anti-covid imposte un probabile assembramento.