Le Serie TV avvicinano i figli ai genitori…
Nacque nel 1997 come azienda americana che spediva via posta il noleggio di DVD e videogiochi. Un’idea semplice ma geniale: in quel modo gli utenti non avrebbero dovuto mettere il naso fuori dal proprio focolare domestico, centro nevralgico del proprio intrattenimento con la base operativa fatta della TV e del divano, per godere delle gioie di film e serie TV.
Ora, da pochi anni si è specializzata in un ottimo servizio streaming (ovvero la visione di un flusso video grazie ad internet) di film, serie TV e documentari. Sono sicuro che pochi di voi non sanno di chi sto parlando, ma per tutti coloro che hanno vissuto su di un altro pianete ultimamente diremo il nome di questa fantomatica azienda: Netflix.
Ora Netflix, come accennato pochi caratteri fa, è pienamente specializzata nell’offrire contenuti video tramite internet, moltissimi dei quali sono prodotti direttamente da loro, con produzioni che coinvolgono attori del calibro di Robert Redford e Willie Smith.
E’ proprio con l’avvento di Netflix in Italia, il 22 ottobre 2015, che molti italiani hanno conosciuto il buffo termine “Binge Watching”, terminologia tutta inglese usata per descrivere la piacevole pratica nel vedere per un lungo e prolungato periodo di tempo un programma televisivo. In questo caso trattasi, soprattutto, di coinvolgenti serie TV, che Netflix è solita mettere a disposizione degli spettatori con tutti gli episodi completi.
Gioia e tripudio! Non vi era più bisogno di aspettare sette, lunghissimi, giorni per scoprire se il nostro beniamino del piccolo schermo casalingo fosse riuscito a strappare quel fatidico bacio oppure a scampare da morte certa per mano del villain di turno.
Ma oltre ad introdurre show di grandissima qualità, Netflix riesce ad essere anche la numero uno quando arriva l’imbarazzante momento di presentare il conto al potenziale acquirente per godere di cotanta grazia televisiva.
Sembrerebbe strano ma i prezzi della piattaforma sono assolutamente abbordabili: volete vedere gli spettacoli preferiti in SD (definizione standard, ovvero quella che non prevede l’alta definizione)? Sono 7,99 euro. In questo caso la visione sarà predisposta per non più di una persona alla volta. Ma le cose interessanti si fanno con la quota di 8,99 euro al mese.
In questo caso il cineamatore da divano può godere della visione in HD (alta definizione) e, rullo di tamburi, fino a due persone in contemporanea hanno la possibilità di vedere i programmi. Per dirla in termini semplici, se una persona vuole vedere l’ultima puntata di Stranger Things su di un televisore, un’altra utenza può godere dello streaming in contemporanea su di un altro apparecchio. Sempre con lo stesso abbonamento, e quindi stesso user e stessa password per intenderci.
Infine l’ultimo abbonamento, quello destinato ai fortunati possessore di televisori in 4K, il cosiddetto “Ultra HD”, che offre un’immagine ancora più definita e soprattutto colori brillanti e luminosi. Con questo taglio di abbonamento fino a quattro individui desiderosi di fondersi con il proprio divano potranno usufruire delle meraviglie di film e serie TV in contemporanea.
Poter godere di abbonamenti con più persone attive alla visione è un dettaglio di non poco conto: pensate a coloro i quali vogliano letteralmente dividersi le spese con amici o parenti per avere Netflix in casa. In questo caso la spesa cadauno diventa veramente irrisoria, qualunque taglio si scelga.
E passiamo ad un altro grande vantaggio di Netflix: quello di essere una piattaforma che praticamente è presente su qualsiasi console oppure lettore stand alone. Che si parli di Playstation 3, Playstation 4, Xbox 360, Xbox One oppure di Wii U, Netflix appare orgogliosamente tra le applicazioni video da scaricare.
Ma anche nel caso possediate, per dire, un lettore Western Digital di qualche anno fa addetto alla lettura video tramite pennetta USB, il Signor Netflix apparirà tronfio tra le alternative per vedere i video.
Un grandissimo vantaggio, visto che oramai comparire su più device possibili è la regola principale per poter entrare prepotentemente in un mercato fatto di tanti, tantissimi, competitor differenti. Ovviamente anche su smartphone e tablet il simbolo rosso di Netflix compare da sempre.
Insomma, se avete interrotto un film oppure una serie TV in salotto e volete vedere come va a finire, basterà portarsi il fido cellulare od il tablet a letto sotto le coperte e concludere beatamente la visione.
Il palinsesto di serie TV che appare in homepage ormai è molto nutrito anche in Italia ( pensate che in America il catalogo è forse triplo rispetto a noi), con nomi che oramai sono già un cult tra gli appassionati, come la serie horror e fantastica Strangers Things con Winona Rider (ad ottobre 2017 arriverà la seconda stagione), oppure il conturbante Sense 8 (fra pochi giorni, il 5 maggio, compariranno i nuovi episodi della seconda stagione) dai creatori di Matrix Larry e Andy Wachowski. Ma anche Tredici, uscita pochi giorni fa, è una serie che sta facendo faville tra giovani e meno giovani, dal momento che tratta il toccante tema del bullismo.
Ma il viaggio televisivo continua anche con Better Call Saul, spin off del celeberrimo Breaking Bad e con tutte le serie ispirate agli eroi Marvel come Daredevil, Luke Cage, Iron Fist e Jessica Jones. C’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i programmi televisivi a puntate, mentre riguardo i film la scelta è meno numerosa. Sarà per le questioni riguardanti i diritti italiani dei film, più difficili da acquistare per Netflix, ma il palinsesto dei lungometraggi è più smunto rispetto a quello americano.
Ma Netflix non è solo intrattenimento. Proprio in questi giorni una importante ricerca condotta in Italia ed all’estero, ha svelato come poter condividere le serie TV preferite dei propri figli adolescenti con i rispettivi genitori sia il modo migliore per costruire un rapporto che, purtroppo, molte volte è difficile da decifrare.
Ben l’80% dei genitori intervistati (che equivalgono all’86% dei genitori italiani) hanno ammesso di aver visto serie come Una Mamma per Amica, Pretty Little Liars e Stranger Things perché sapevano che queste erano le preferite di rispettivi figli.
La cosa interessante è che almeno il 77% dei figli intervistati ha confermato che per loro sarebbe molto piacevole disquisire con i loro genitori dei programmi preferiti da loro. E non è finita, perché il 70% degli adolescenti italiani ha affermato che guardare le serie TV in compagnia dei loro genitori potrebbe essere molto utile per affrontare e parlare con loro di argomenti delicati e spinosi della loro vita adolescenziale.
Questa è una ricerca molto importante, perché, come poche volte accade, metterebbe in luce il grande valore che anche l’intrattenimento può portare nel rapporto tra genitori e figli, soprattutto durante il fragile periodo dell’adolescenza, quando ragazzi e ragazze per la prima volta si scontrano con temi quali il sesso, il bullismo e le ingiustizie.