Insulti alla velina bionda di Striscia: ecco la sua reazione
Striscia la Notizia (il programma condotto da Antonio Ricci su canale 5), ha introdotto quest’anno le nuove veline: Shaila e Mikaela. Quest’ultima, che simboleggia la bionda è stata presa di mira a causa delle sue origini straniere. Suo padre è angolano mentre sua madre è afghana, ma lei nonostante il colore della pelle olivastro ed i capelli in realtà scuri ma tinti, vive in Italia dall’età di 6 anni. Sono tante le battute e gli insulti che si stanno scatenando nei suoi confronti nel mondo social e Mikaela per questo si dichiara molto stanca affermando:
“Non vengo considerata italiana, pur vivendo qui dall’età di 6 anni. Ho fatto ben tre cicli di scuola, fino alla maturità, e aspetto ancora di avere la cittadinanza. Ho fatto la domanda, e spero che arrivi presto il documento. In più, sono molto stanca dei molti attacchi che ho subito, quando Striscia ha annunciato che sarei stata la velina bionda. Hanno detto che, con tutte le ragazze italiane che c’erano, proprio me, (un’africana!) dovevano andare a prendere“.
Ha raccontato così un aneddoto del suo passato, che fa capire quanto lei possa averne sofferto a riguardo sin da bambina: “Siamo andati a vivere a Genova. Poi ci siamo trasferiti perché non era una bella zona. La mamma ha trovato casa a Castelletto, e siamo vissute lì, io, lei e la mia sorellina. Pur essendo un bel quartiere, anche lì mi insultavano perché ero “negra“. Ma i miei compagni di classe evidentemente avevano assorbito una cultura diversa dalla mia, più aggressiva verso il diverso. E poi avevano sbagliato a presentarmi. La maestra aveva detto “bambini, arriverà una nuova compagna, è russa“. Quando mi hanno visto, un ragazzino schifato mi ha detto “tu non sei russa, i russi non sono di colore, tu dici le bugie”. Poi mi escludevano dai giochi, così una volta mi sono arrabbiata e ho rotto dei vasi di piante. Poi ho cominciato a fare amicizia e il problema della pelle è sparito“.
A proposito delle critiche social di oggi, aggiunge: “Ho abbandonato Facebook a dicembre, perché è semplicemente insopportabile. Tutti possono trovarti, non c’è privacy. E anche su Instagram, io ci sono poco. Però le cose me le hanno fatte vedere. Mia madre, che è afghana, è attiva su Facebook e mi ha mostrato molte cose orrende. Io però penso che non bisogna dare troppa importanza ai razzisti, perché loro cercano una vetrina, e solo così sono contenti. Bisogna ignorarli“.