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Gianni Sperti parla del trono gay a Uomini e Donne

gianiGianni Sperti, opinionista a Uomini e Donne, ha fatto i complimenti a Maria De Filippi per aver portato nelle case degli italiani un qualcosa che è reale e parte della società ma che ancora molta gente fa finta di non vedere o addirittura discrimina.

“Per la prima volta si concede tanto spazio all’amore gay, per cui penso che sia un enorme passo in avanti che ha giovato positivamente alla comunità LGBT, ma soprattutto ai genitori e all’intera società. Maria De Filippi ha avuto il coraggio, la sensibilità e l’intelligenza di portare nelle case degli italiani una realtà che una parte della società ha sempre discriminato. Maria ha trattato il tutto senza fare differenze e portando, al centro della trasmissione, i sentimenti. In questo momento storico, in cui abbiamo raggiunto finalmente la legge sulle Unioni Civili, anche la senatrice Pd Monica Cirinnà ha dedicato un post a Maria e al suo coraggio: ‘Da oggi il trono gay entra con normalità a ‘Uomini e Donne’. Grazie a Maria De Filippi per il coraggio contro l’omofobia’ ” ha dichiarato Gianni elogiando Maria.

Sperti purtroppo sottolinea che c’è ancora gente “ignorante” che lascia commenti inopportuni sul trono gay: “Leggo ancora qualche commento inopportuno che io definirei ignorante. Possiamo lottare e intraprendere qualsiasi battaglia, ma contro l’ignoranza non c’è difesa. Mi auguro che anche queste persone riescano col tempo a raggiungere un livello, perlomeno medio, di cultura che permetterà loro di capire che siamo tutti uguali”.

Il merito va anche ai principali protagonisti del trono gay, dice giustamente Gianni, Claudio Sona(tronista), Mario Serpa e Francesco Zecchini (corteggiatori). Grazie al loro coraggio, alla lora voglia di mettersi in gioco e di condividere il loro percorso con il pubblico è stato possibile tutto questo. Gianni fa notare quanto sia stato più profondo e degno di nota questo trono, sia per quanto riguarda i sentimenti ma anche per le location scelte durante le esterne: “Non voglio generalizzare e non ne faccio una questione di orientamento sessuale, ma spesso, in alcuni percorsi eterosessuali, i protagonisti si sono persi in discorsi banali e superficiali, mentre il percorso di Claudio ha affrontato tematiche più profonde quali il bullismo, le difficoltà incontrate per farsi accettare, il rapporto con la famiglia e il coming out; si percepiscono, sin da subito, sentimenti puri e la voglia di costruire un futuro. Ricordo l’esterna fatta al Museo di arte contemporanea a Roma e penso che forse non ho mai visto, in tutti questi anni, un’esterna ambientata in un contesto come quello. Non è discriminatorio, sia ben chiaro, ma è solo una constatazione. Abbiamo avuto tantissimi troni degni di nota, ma forse mai o raramente si sono affrontate tutte queste tematiche sociali in un unico trono”.

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